Nell’articolo della scorsa settimana mi sono soffermato sulla preparazione fisica da fare prima di mettersi in viaggio. Tornerò ovviamente a parlare di questo argomento, mano a mano che la mia preparazione fisica proseguirà. Oggi mi voglio soffermare su un altro aspetto altrettanto importante. Infatti non è sufficiente che solo il fisico sia allenato ma è fondamentale che anche la tua mente sia abbastanza forte per affrontare un’esperienza come quella del cammino de “La Via dei Papi”.
I momenti di scoramento non mancheranno. Infatti quando si cammina per un periodo così lungo e per così tanti chilometri non è il fisico a tradire, ma la mente. È vero che se hai deciso di compiere un’esperienza il più è fatto. La motivazione più è forte e più ti spingerà ad andare avanti, soprattutto in quei momenti dove la stanchezza tenderà a sopraffarti.
Dovrai accompagnare le sedute di allenamento fisico con dei momenti di meditazione. La frenesia quotidiana comporta per tutti noi un notevole grado di stress, se l’attività fisica aiuta a scaricare la tensione accumulata, la meditazione permette alla nostra mente di riequilibrarsi, ti aiuterà a dormire meglio e ad aumentare la tua capacità di concentrazione.
Mentre sarai in cammino, sarà fondamentale riuscire a mantenere focalizzata la tua concentrazione sull’obbiettivo. Riuscire in questo ti permetterà di sentire molta meno fatica, e ti darà l’energia per proseguire, soprattutto quando sarai alla fine della giornata ed i chilometri percorsi si faranno sentire.
Con meditazione non intendo che tu debba andare in chiesa a pregare tutti i giorni. Se ti senti di farlo ovviamente ben venga, ma come sto avendo modo di constatare solo la minoranza di coloro che compiono un pellegrinaggio lo fa per motivi di fede. Nel prossimo articolo parlerò ad esempio di mindfulness, e prossimamente mi dedicherò allo yoga, al tai chi chuan, e così via…
Meditare significa trovare un momento durante la giornata in cui fermarsi e riuscire a svuotare la propria mente dal rumore di sottofondo che ci circonda. Le così dette “preghiere della sera” che da bambini ci veniva insegnato a recitare prima di andare a letto, nascono con questo scopo, quello di offrire alla persona un momento a fine giornata per azzittire i molti pensieri che a fine giornata affollano la nostra mente.
Tornerò più volte su questo argomento nelle prossime settimane, perché richiede molto spazio che un solo e semplice articolo non può certo esaurire. Forse non sai da dove cominciare, non ti preoccupare, il primo passo, quello più difficile, è prendere coscienza di aver bisogno di prendersi cura della propria dimensione spirituale, ed alle volte serve tutta una vita per arrivare a capirlo.